Sicurezza... perchè la Formazione è importante

Di seguito alcuni spunti di riflessione ed elementi di dibattito riguardanti le ragioni per le quali ritengo che nel Mestiere della Sicurezza la formazione è essenziale e diventerà sempre più importante.

  1. Non sarà un corso di tiro, per quanto ben sviluppato da ottimi istruttori e realizzato secondo standard di qualità, a fare di voi il perfetto candidato per una PMC o PSC internazionale. Del fatto che sappiate sparare, o pensiate di saper sparare, non interessa niente a nessuno. Il mondo è pieno di ottimi tiratori che per vivere devono saper fare altro.

  2. Il mondo della security internazionale intesa come interventi di PMC e PSC in aree post belliche è in contrazione. Dopo l’Iraq e, solo in parte, l’Afghanistan, il numero di operatori espatriati impiegati in aree ad alta o media criticità è andato sensibilmente e costantemente diminuendo.

  3. Li fuori è pieno di PROFESSIONISTI che non trovano un ingaggio e che hanno ottimi cv, grande esperienza sia militare che da civili e che sono già stati impiegati per anni in realtà come quelle alle quali la stragrande maggioranza di voi aspira. Credo sia onesto che sappiate che molti di questi sono a spasso. Gli italiani che lavorano davvero in questo settore sono solo qualche decina.

  4. L’ aver fatto il VFP, l’operatore delle FFOO, il militare in Brigata Paracadutisti, Il Lagunare, il Fante di Marina non vi qualifica in alcun modo agli occhi delle PMC e PSC anglosassoni, americane o canadesi. Quello che eventualmente potrebbe far accendere una lucina di interesse è un solido percorso pluriennale in Reparti di Rango, con numerose partecipazioni a Missioni in Teatro.
    Se avete fatto il furiere, il cuciniere, l’autiere, i servizi di guardia od anche il Fuciliere Assaltatore non interessate a nessuna di queste realtà. Se avete fatto una Missione e siete stati per qualche mese in una FOB va benissimo, ma mettetevi in fila che come voi ce ne sono migliaia e la fila è davvero lunga. Ed in cima ci sono operatori super qualificati e super skillati.

  5. Quello che può fare la differenza è aver investito in un solido percorso formativo ed essere disposti ad iniziare facendo qualcosa, qualsiasi cosa, fuori dal territorio nazionale.

  6. Quello che può fare la differenza è capire come indirizzare la propria formazione, cosa aspettarsi dal mercato nazionale (ci credereste? Ne esiste uno, e non è quello che immaginate…!) ed internazionale e, soprattutto, dove investire i vostri preziosissimi e sudatissimi quattrini.

  7. Quello che fa la differenza è essere sinceri ed onesti con voi stessi e partire dall’idea che se non vi farete un bel bagno di umiltà, finirete per spendere un sacco di soldi e di alimentare sogni vani.

  8. Quello che può fare la differenza è sapere che un mercato pronto ad esplodere è quello libico, ma che la Libia non è l’Iraq dei primi anni 2000 e che tranne che per pochissime realtà internazionali autorizzate a svolgere servizi di protezione diplomatica, a nessun altro è consentito effettuare servizi armati.

  9. Quello che dovreste sapere è come diventare competenti in security assessment, in risk management, in due diligence, in intelligence competitiva, in pianificazione, in piani di contingenza e di evacuazione. In tal caso potreste essere in grado di trovarvi un lavoro vero. Noi vi insegneremo come pianificare una attività, un viaggio, una missione in aree a medio ed alto rischio.
    I nostri Training Formativi.

  10. Imparate DAVVERO una lingua straniera. Punto.

Ed in ultimo una considerazione finale.

Se siete super esperti ed appassionati di un film cult come "13 hours" come certamente sarete, provate a soffermarvi su quale fosse il background degli operatori protagonisti della storia. Poi guardate il vostro curricula e confrontatelo. Magari vi può aiutare a capire da dove ricominciare…

 

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